La prima cosa che rispondevo era che si trattava di idioti, ragazzini tutto piscio e vento, sfigatelli segaioli. Però mi facevano incazzare eccome. Anche quando ne parlavo con le altre, ostentavo superiorità e loro mi davano ragione. Eppure ci stavo male, sotto sotto avrei voluto prendere quelle teste di cazzo e spaccarle una a una contro il muro. Soprattutto al mare, quando non c’erano maglie e tute che potessero in qualche modo imboscare tutta la carne e l’anima che mi portavo appresso.