Come se ci fosse un pesce luminescente in una palla di vetro. Non comprerò mai più questo tipo di orologi, anzi dovrebbero renderli illegali. Col tallone percorro tutta la linea della cucitura del materasso, e a un certo punto incontro il cursore della zip che chiude questo schifo di poliuretano espanso e ovatta di poliestere. Mentre mi rigiro trovo un fosso dovuto al collasso di qualche molla. Ne ho contati quattro. Anche le lenzuola si ribellano, e quindi provo, pancia all’aria a risistemare il tutto, con risultati pessimi. La frenata delle tre all’incrocio sotto casa mi fa optare per una sigaretta, e dunque quasi a occhi chiusi recupero il pacchetto sul comodino e mi metto seduto. Il rumore della carta che brucia mi ha sempre affascinato, e richiede una certa concentrazione.